Il Travel Blogging cresce e le risorse non mancano.

Il Travel Blogging cresce e le risorse non mancano.

Se ne è parlato in diversi modi del travel blogging, c'è chi lo immagina come il lavoro dei sogni ma non lo fa, chi sta provando ad esserlo ma ancora non ha avuto occasione di viaggiare e chi lo fa di professione.Il fenomeno è abbastanza recente, pur basandosi su vecchie dinamiche giornalistiche, quando i giornalisti di note riviste di viaggio venivano invitati a tour, hotel, ristorani o enti di promozione turistica, per scrivere e raccontare quanto visto con giudizi solitamente positivi sulle proprie testate.Ora enti di promozione e strutture ricettive invitano i blogger per fare quello che una volta facevano i giornalisti. Non è un superamento in termini qualitativi, ma di mezzi e ovviamente di quantità: ognuno oggi può realizzare il proprio blog e se meritevole, farsi contattare per essere ingaggiato.Molte realtà istituzionali si stanno avvalendo della capacità di raccontare (storytelling prima e storyselling dopo) un luogo o un territorio da parte dei blogger; senza dubbio le iniziative più caratteristiche sono state Umbriaontheblog.com, pensata e organizzata da Alessio Carciofi con il patrocinio di Confindustria Umbria, oppure l'esperienza di Confcommercio Imprese per l’Italia – Trentino ed enti come Trento Doc, che hanno voluto un blog tour per raccontare quel magnifico territorio.Ultimamente però stanno nascendo sistemi aggregati e modelli di business, per questa attività di Digital PR legata al turismo; si tratta di siti e portali, che mirano a facilitare le dinamiche di ingaggio dei travel blogger.Oggi cerchiamo di portarne a conoscenza qualcuna.

SnapTraveller.com

Si tratta di una iniziativa nata in Francia, la dinamica è estremamente facile: gli hotel si mettono a disposizione nel ricevere proposte dei travel blogger. Le proposte più interessanti, se accolte, garantiscono un soggiorno - e forse altro - ai blogger o influencer. Sfogliando il loro sito, scopriamo diversi hotel sparsi per l'Europa e non solo, che accettano le proposte digitali dei blogger. I blogger possono inviare le loro proposte gratuitamente.

Bloggermatchup.com

Potrebbe essere più facile descriverlo dicendo che è una "evoluzione" di SnapTraveller.com Infatti BloggerMatchup (startup di Hong Kong) permette di sfogliare il catalogo dei blogger registrati, vedere dettagli su ognuno di loro e chiedere il suo ingaggio per azioni Digital Pr. Il motore di business in questo caso sono le aziende che pagano per poter ingaggiare i blogger, per questo viene fornita una scheda dei blogger per poter individuare numeri relativi alla loro visibilità: traffico generato dai loro blog, attività social, follower, ecc.A differenza del precedente, Bloggermatchup.com ha un costo che varia in base alla tipologia di azienda ($180 per ristoranti, negozi e hotel; $300 per tour operator, catene di alberghi, ecc. fino a offrire consulenze specifiche.)

Travelbloggernet.com

Questo invece è tutto italiano, si tratta di un portale realizzato da travel blogger per travel blogger e aziende che vogliono affidarsi a una gestione organizzata per una attività di ingaggio. Del team fanno parte Federica Piersimoni, Cristiano Guidetti, Marco Allegri e Francesca Di Pietro.Abbiamo chiesto direttamente a Federica Piersimoni (nota travel blogger italiana) di raccontarci qualcosa su questo progetto.Ciao Federica, come è nata l'idea?Osservando l'evoluzione del mercato internazionale abbiamo pensato di creare una rete che puntasse sull'italianità. Dopo alcuni mesi che ci lavoravamo abbiamo colto la opportunità reciproca di collaborare con le giornaliste di viaggio Sara Magro e Alessandra Gesuelli, unendo due mondi che fino a pochi mesi fa sembravano inavvicinabili .Com'è la situazione dei travel blogger in Italia?Molto diversa da quella all'estero dove da anni è riconosciuta la figura professionale del blogger. In diverse realtà europee sono già nate delle reti anni fa, ognuna con peculiarità e modus operandi diversi.E la loro relazione con le aziende?Pochi sono i Travel Blogger che riescono a instaurare rapporti professionali con le aziende. Creando TBnet noi vorremmo aiutare le aziende a capire l'opportunità che rappresenta lavorare con blogger professionisti. Il nostro contributo sarà anche quello di individuare i blogger più indicati a seconda dei progetti richiesti.Come funziona un ingaggio su Travelbloggenet?TBnet ha una rete attuale di 18 blog accuratamente selezionati per numero, target e professionalità. Non escludiamo che la rete si allarghi in futuro. Ogni progetto specifico non esclude comunque eventuali contatti con Travel Blogger che non sono nella rete se il progetto e il cliente dovesse richiedere attività specifiche.E la domanda più spinosa: se un cliente paga per un ingaggio, la recensione/esperienza raccontata, sarà sempre positiva?Tbnet non recensisce hotel o ristoranti, raccontiamo esperienze. Ogni blogger è libero di raccontare la propria.